domenica 18 ottobre 2015

ANT MAN


Ultimo film dei Marvel Studios, un eroe che non è conosciuto come Iron Man o Capitan America, ma comunque un personaggio veramente interessante.
Il protagonista è Scott Lang, un ladro che ha appena finito di scontare la sua pena in carcere, che desidera ricominciare una vita, ma soprattutto poter rivedere e stringere la sua figlia. Purtroppo a causa della sua fedina penale non riesce a tenersi un lavoro, così è costretto a ritornare alla sua vita criminale. Proprio così entra in possesso di una misteriosa tuta, che lo rende più piccolo creata dal dottor Pym e sarà proprio lui a contattare Scott, rivelandogli che proprio lui, con l'aiuto delle sue aiutanti, le formiche,  può dargli il riscatto che ha sempre desiderato.
Devo dire che mi è piaciuto molto questo film, soprattutto come l'hanno sviluppato e come hanno deciso di raccontarci la storia. Infatti, Scott è la seconda 'generazione' di Ant-Man, quindi non vediamo la fatica della costruzione della tuta e l'affermarsi del supereroe (come succede in Iron Man o in Capitan America), bensì impariamo insieme al protagonista le storie, le capacità e il mistero legato a questo costume. Ci sembra quasi di doverci sforzare insieme a Scott per comprendere a pieno il potere che ci viene offerto sullo schermo.
Veniamo affascinati anche da questo anti-eroe, che è troppo vicino a noi spettatori: è ironico, pungente e arrendevole di fronte alle difficoltà che gli si parano davanti. Lo prendiamo subito in simpatia e non possiamo non tifare per lui, perchè è una persona come noi che è incappata in un'avventura che in alcuni momenti lo spaventa.
Un altro personaggio affascinante è il dottor Pym, il creatore della tuta, che, però, vive nel rimorso della perdita della moglie e del rapporto conflittuale con la figlia. E' uomo orgoglioso del suo lavoro e desideroso di tramandare il suo lavoro, anche se questo può essere pericoloso.
Cosa meravigliosa e che rende il film molto interessante è il continuo cambio di punto di vista. Il regista, infatti, sceglie di mostrare cosa succede al protagonista (come è ovvio) seguendolo nei suoi cambi di statura, ma di mostrare anche cosa la persona a grandezza naturale vicina all'avvenimento microscopica vede. Un esempio è il meraviglioso combattimento finale tra Ant-Man e Calabrone, il nemico principale del film, in cui si affrontano in formato mini in diverse location senza che nessuno se ne accorge, finchè questi non ritornano a grandezza naturale portando il panico.
Una cosa che non apprezzato è il risvolto romantico finale, che mi sarebbe piaciuto vedere più sviluppato magari in un altro film o in un modo migliore in questo.
Ma non può essere tutto perfetto!
Ve lo consiglio se avete voglia di vedere un film d'azione, ma allo stesso divertente, con un certo carico emozionale. Ma soprattutto se siete intenzionati a rivalutare il mondo delle formiche.
Buona Visione!

lunedì 12 ottobre 2015

The Minions

  

Per quanto adorassi questi 'pinoli' gialli, ero abbastanza indecisa sul cosa aspettarmi da un loro lungometraggio, ma sono stata piacevolmente sorpresa. Logico non è un grande collosal, ma è divertente.
La storia è molto semplice, parte come un documentario (con tanto di voce di Alberto Angela che narra) spiegando che lo scopo dei Minions è servire un super cattivo, purtroppo le cose non vanno a buon fine e sono costretti a ritirarsi per moltissimo tempo tra i ghiacci. Finchè Bob, Kevin e Stuart, sfiniti dalla solita monotonia, non partiranno alla ricerca di un nuovo padrone.
Strabiliante  l'evoluzione caratteriale dei personaggi, mentre su Cattivissimo Me erano semplici spalle buffe, qui presentano dei caratteri ben definiti, abbiamo Kevin che è il più maturo e intelligente, Stuart che ama suonare la chitarra ed è il dongiovanni della situazione e Bob, il più piccolino e dolce dei tre.
Il film risulta vincente grazie alla lingua strana che parlano, miscuglio di 5 o 6 idiomi diversi, che risulta incomprensibile, ma che è costellata da continui 'Papaya' e 'Banana', che rendono tutto divertente.
Penso che la cosa che temessi di più fosse l'immediata comparsa di Gru nella vicenda, ma anche se appare in un paio di fraime, come un bambino incuriosito dal mondo dei cattivi, non influisce immediatamente nella storia dei Minions, Infatti il loro primo ingaggio è con Scarlet Sterminator, la più grande super cattiva della storia dei super cattivi, un personaggio adorabilmente cattivo, che non si può amare/odiare. Molti si lamentano della voce, ma a me non ha disturbato molto, anzi mi è piaciuta e secondo me ci stava con il personaggio.
Cosa che mi è molto piaciuta è la quantità esorbitante di significati che si possono leggere in questo film, rendendolo adatto sia ai grandi che ai piccini.
Ve lo consiglio soprattutto se volete passare una serata tranquilla e divertente.

domenica 4 ottobre 2015

L'ABBAZIA DEI CENTO PECCATI di M.Simoni


                                                 



Libro che ha invaso le vetrine delle librerie per tutta l'estate e vincitore di alcuni importantissimi premi, per me è stata una vera rivelazione, tanto da desiderare ardentemente già il secondo volume della serie.
La storia tratta di un giovane cavaliere francese, Maynard, entrato in possesso di una pergamena che parla di una misteriosa pietra.
Deciso a capire di cosa si tratta e difendere il segreto con la propria vita, chiede consiglio alla sorella, Eudeline, badessa di un monastero, che lo aiuterà a far luce sul primo mistero e sulla prima tappa del suo viaggio.
Maynard si renderà immediatamente conto dei pericoli che corre, in quante deve fuggire da un cardinale molto potente e senza scrupoli, perciò dovrà essere molto cauto e certo di avere a che fare con persone di cui si può fidare. A correre altri rischi sarà Eudeline, che vedrà la sua vita nel monastero minacciata da un losco complotto.
Esattamente non sapevo che cosa aspettarmi. Non avevo letto niente di Simoni, anche se sapevo che era molto conosciuto per un'altra serie di carattere storico, ma non ne ero molto incuriosita, in quanto il genere thriller non è mai stato il mio preferito. Sono felice di essermi sbagliata!
E' un romanzo che ti tiene sulle spine dalla prima all'ultima pagina, grazie all'alternanza di punti di vista dei diversi personaggi che danno dei tagli alla storia ricchi di suspense.
Il tipo di scrittura è scorrevole e piacevole, regala una descrizione degli ambienti e dei luoghi dettagliata ma senza essere noiosa e non blocca lo scorrimento degli avvenimenti.
Vere opere d'arte  sono i personaggi, realmente esistiti o fittizi che si mescolano in modo perfetto rendendo tutto molto reale, un panorama di persone variegato, con storie sempre diverse.
I due protagonisti sono Maynard ed Eudeline, dediti ai loro compiti e doveri, nascondono un passato che li tormenta continuamente, ma senza essere ridondante, che giustifica ogni azione e titubanza a compiere determinate azioni. Affrontano il mondo in modo diverso, portando ad affezionarti a loro in modo profondo. Devo ammettere che ho apprezzato maggiormente il personaggio di Eudeline, donna che sembra debole e fragile, ma allo stesso tempo è determinata e intelligente, con una fermezza di spirito che farebbe invidia persino a un cavaliere come suo fratello.
A questi si contrappone l'antagonista: il cardinale. Uomo senza scrupoli, che pur di raggiungere il suo obiettivo è disposto a usare qualsiasi mezzo, e dedito alle passioni carnali. Non sappiamo nulla di lui, se non i suoi piani e il suo scopo, nemmeno il nome ci viene rivelato, portando il lettore a cercare di intuire se tra i nomi citati nel corso della storia ci possa essere anche il suo.
Ma cosa ti tiene realmente incollato al libro? I misteri.
Sono ovunque, uno in ogni pagina, e il lettore viene condotto in questa trama così fitta, ma resa talmente bene da non perdersi, fino alla fine, in cui solo pochissime risposte vengono date e che aprono a loro volta altri mille misteri. Rimangono solo ipotesi e intuizioni, che ti fanno desiderare di avere qualcosa di più.
Ve lo consiglio veramente, è un libro meraviglioso, un piccolo gioiello di questo genere letterario.