Elisabetta è una giovane donna con un marito amorevole, una meravigliosa casa a Malta, due figli stupendi e una vita che procede tranquilla, ma suo padre si ammala all'improvviso obbligandola a tornare a Londra e affrontare il suo destino: lei è destinata a essere la futura regina d'Inghilterra.
Giorgio, suo padre, l'inizierà all'arte del governo e dei doveri di un buon sovrano, ma non riuscirà a prepararla al mondo di squali che in realtà l'aspetta. Giovane e inesperta, si trova a dover affrontare i pregiudizi della nobiltà e del suo Primo Ministro, Wiston Churchill (al suo secondo mandato), che la vede ingenua e immatura per un tale ruolo, ma Elisabetta non si arrende e cerca di seguire le orme del padre e di fare sempre la scelta giusta.
Purtroppo ciò non sarà sempre possibile. La sua vita pubblica si mescola irrimediabilmente con quella privata, portando spesso a vere e proprie lotte tra i ruoli che Lilibeth ricopre, ovvero quello di regina e quello di madre/sorella/moglie. Infatti, se prima Filippo appare amorevole e desideroso di facilitare il lavoro della moglie, ben presto si crea un terribile clima di tensione che rende tutto ancora più complicato.
The crown è una serie moto interessante sotto molti punti di vista, il primo di sicuro è la bravura dei personaggi: Claire Foy, che interpreta la regina, è un'attrice grandiosa, che riesce a passare da essere una donna smarrita e confusa a essere una regina forte e risoluta, vi è poi un eccezionale Matt Smith che riesce a farsi odiare un momento e il secondo dopo farsi perdonare, trasmettendo sempre un certo senso di ambiguità. Ma di sicuro il migliore, a mio avviso, è stato John Lithgow, la sua interpretazione mi ha fatto fatto credere di trovarmi veramente di fronte al vero Wiston Churchill, un uomo ancorato alla tradizione, e all'alone mitico in cui è avvolta la sua persona, restio ad accettare il tempo che scorre e le nuove esigenze.
Molto interessante è anche la storia che ci viene raccontata: non solo ci troviamo di fronte ai primi
anni di regno di Elisabetta, ma anche di fronte alla storia d'amore di Margaret e ai sotterfugi più o meno discutibili messi in atto da una famiglia tutt'altro che normale. La politica è un membro influente della famiglia Windsor, con cui, tutti i membri, sono costretti a che fare, nemmeno la regina può sentirsi libera di agire come preferisce se vecchi tradizioni, leggi antiche o una classe politica troppo conservatrice glielo impedisce.
Molti l'hanno considerata troppo autocelebrativa, ma non credo che possa essere considerata come tale per un semplice motivo: vengono portati alla luce alcuni scandali che hanno messo in serie difficoltà la corona e hanno mostrato una regina manipolata molto spesso dagli altri, se avessero voluto fare un elogio avrebbero realizzato un'opera molto più vicina a The Queen, cosa che potevano benissimo fare in quanto lo sceneggiatore è lo stesso.
L'unica cosa è che i tempi sono lunghi e dilatati, proponendo quindi un dramma incentrato sulla politica, perciò se le storie dai ritmi lenti non sono di vostro gradimento purtroppo non è la serie per voi, ma se amate la famiglia Windsor non potete perderla.
Buona visione!
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